Leone: «l’adv di Rai Pubblicità paga Sanremo». Piscopo: «Quasi…»

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La differenza di stime tra i manager Rai è risibile, ma la sostanza non cambia. Il Festival di Sanremo edizione 2014, trainato dal successo del 2013, sempre affidato a Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, dovrebbe essere un buon successo, almeno dal punto di vista pubblicitario. Ed è legittimo ipotizzare che possa coprire buona parte dei costi della manifestazione.

Secondo Giancarlo Leone, direttore di Rai 1, la manifestazione canora in calendario dal 18 al 22 febbraio, dovrebbe rendere 18 milioni in spot, sponsorizzazioni e altre forme di pubblicità, pareggiando il conto delle uscite. Più prudenti invece sono state le stime dell’amministratore delegato di Rai Pubblicità, Fabrizio Piscopo, che ha indicato un montante leggermente inferiore come il più probabile.

Con i listini leggermente ritoccati in alto rispetto alla precedente edizione dopo il boom di ascolti del 2013, le opportunità d’investimento per gli inserzionisti comprendono varie opzioni; le offerte per gli “sponsor”, ad esempio, integrano gli spazi previsti in tv – spot da 60 secondi, billboard da 4 secondi, promos tail da 7 secondi nelle settimane precedenti alla manifestazione – ma anche la cartellonistica, il web Rai e le applicazioni mobile; a quattro super clienti è quindi offerta una possibilità di presenza valorizzata a 4,070 milioni di euro.

In tema di tabellare, invece, afferenti alla manifestazione sono da considerare otto break nelle prime quattro serate e otto al sabato, quando ai break “Sanremo Gold” si sostituiranno “Winner 1” e “Winner 2”. Per il prezzo di uno spot in prima posizione nei break, le collocazioni più ambiziose sono presentate a listino al costo di 231mila euro al martedì in “Sp. Sanremo 1” e “Sp. Sanremo 2” e al sabato in “Sp. Sanremo 1-2-3”.

Le collocazioni più economiche sono quelle in “Sp. Sanremo 5” (dopo mezzanotte) al mercoledì, giovedì e venerdì, che costano “solo” 38.500 euro. Per il prezzo di uno spot in rotazione nei break, invece, le collocazioni più ambiziose sono presentate a listino al costo di 210mila euro al martedì in “Sp. Sanremo 1” e “Sp. Sanremo 2” e al sabato in “Sp. Sanremo 1-2-3”. Le collocazioni più economiche sono quelle in “Sp. Sanremo 5” (dopo mezzanotte) al mercoledì, giovedì e venerdì, che costano “solo” 35mila euro.

Sia in prima posizione che in rotazione è inoltre previsto uno sconto quantità del 5% per chi acquista almeno tre spot. «L’anno scorso abbiamo fatto una raccolta netta di 17 milioni di euro. L’obiettivo di quest’anno, visto che pensiamo che aumenti anche l’audience, sarà leggermente superiore. Diciamo un 5 per cento in più, contiamo di chiudere a 17,5 milioni», ha dichiarato Piscopo. Che ha chiarito: «L’andamento della raccolta è davvero buono.

Ce la facciamo. Certo non li abbiamo ancora tutti in cassa ma in termini previsionali l’obiettivo è davvero alla nostra portata».
A favorire la conquista della soglia della redditività anche il fatto che per il prossimo triennio la Rai ha chiuso con il Comune di Sanremo un accordo sulla convenzione che prevede 5 milioni e mezzo nel 2015, 5.250.000 per il 2016 e “soli” 5 milioni per il 2017.

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