Sorrell e Pog: chi comanderà alla fine, i francesi o gli americani?
La grande fusione tra Omnicom e Publicis è indubbiamente un cruccio per Martin Sorrell, il ceo di Wpp. Non gli garba. Non gli è piaciuto che due dei suoi principali competitor abbiano trovato un accordo. E certamente gli ha dato fastidio venire a sapere della cosa dalla stampa, dopo l’annuncio ufficiale, come tutti i comuni mortali.
Niente di strano così che a intervalli quasi regolari arrivino le dichiarazioni di Sorrell sul tema. Quasi sempre critiche, volte a sminuire o a segnalare un punto di debolezza dell’affare. All’annual meeting di UBS a New York l’ha definito un accordo strutturalmente ‘zoppo’. In cui, soprattutto, non è ancora chiaro chi comanderà alla fine tra Publicis e Omnicom. Un pasticcio che garantirà tante opportunità per crescere ulteriormente al gruppo Wpp, conquistando clienti e talenti scontenti dei due gruppi.
Sorrell ha esaltato le ‘piccole’ acquisizioni recenti del suo gruppo, condotte in aree sempre più strategiche come quella del programmatic buying: qualche giorno fa, infatti, 24/7Media, destinata ad essere fusa in Xaxis, ha preso il controllo di Crystal Semantics. Nondimeno – ha sottolineato Sorrell – Wpp ha confermato il suo orientamento a crescere in paesi come Brasile, Russia, India, Cina.