IAB Forum: online adv a +7,7% nel 2013, stime a +8,5% nel 2014
Le aziende italiane credono sempre di più nelle potenzialità del digitale, ma siamo ancora un passo indietro rispetto alla media europea. A confermarlo, l’andamento degli investimenti in online advertising, che anche quest’anno mantiene un trend di crescita, seppur non a doppia cifra, a fronte di un mercato della pubblicità tradizionale che resta in negativo.
È quanto è emerso nel corso della giornata inaugurale dello IAB Forum 2013, dove Simona Zanette, presidente di IAB Italia, ha fatto il punto della situazione sullo stato dell’arte del digital in Italia. «Il comparto nel 2013 chiuderà a +7,7%, trainato principalmente dall’apporto delle video advertising (+38%) e del mobile (+34%).
Tutto sommato un quadro positivo, in un mercato degli investimenti pubblicitari che registra ancona un segno meno almeno per il 2013. Il 2014, invece, inizia con un segnale positivo da parte di Nielsen che su un totale investimenti dichiara per il prossimo anno di arrivare a pareggio con quest’anno. Per quanto riguarda il comparto digital – continua Simona Zanette – nel 2014 IAB stima una chiusura per il prossimo anno intorno al +8,5%. I driver principali della crescita saranno video, mobile adv e programmatic buying, ma anche una commistione fra i tre elementi. Per IAB – conclude Zanette – è stato un anno di cambiamento: abbiamo un nuovo d.g., Federica Gabardi, abbiamo rinnovato lo statuto e, in occasione del Forum, abbiamo cambiato sia partner che location.
Il prossimo consiglio direttivo, in programma il prossimo 12 dicembre, sarà il kick off per il 2014 in cui vogliamo continuare a perseguire la nostra mission, ovvero quella di informare e formare sul mondo digitale». Enrico Gasperini, presidente di Audiweb, ha poi illustrato i dati di scenario sull’audience online, evidenziando il trend in flessione da pc, in Italia come nei principali paesi del mondo, a fronte di un’audience mobile di 9,9 milioni di utenti da smartphone e 4,2 milioni da tablet stimata nel mese di settembre.
«Il mobile – spiega Gasperini – conquista il 46% della total digital audience (accessi da pc e da device mobili), con le fasce più giovani della popolazione che trascorrono più tempo online da questi device (il 54% del tempo online da mobile è dei 18-34enni), contribuendo allo svecchiamento dell’audience. Dall’analisi è emerso inoltre che l’uso di mobile app prende l’87% del tempo totale speso da mobile, con un uso quotidiano solo da smartphone pari all’84% del tempo mensile dedicato alla navigazione, mentre la distribuzione del tempo speso da tablet tra le fasce d’età presenta ancora le stesse quote del pc».
Lorenzo Martorana