Tra la pioggia e il buio, il suono di Allegri
Ha uno spessore di alto profilo, a livello di fotografia e di riprese, in bianco e nero, con uno studio sapiente di luci e ombre, il corto di Allegri “Rain On”. Un romantico incontro tra un misterioso pianista e una donna, tra la pioggia e il buio, e in aggiunta un pizzico di magia. Il corto è stato girato a Vinci, la città dove è nato il brand, nonché luogo natale di Leonardo da Vinci.
La scelta della cittadina toscana è in linea con la decisione di riportare il brand alle sue radici, infatti dopo la recente acquisizione da parte del gruppo coreano Lg Fashion Corporation, il management dell’azienda vuole ritornare all’identità vera del marchio, cioè al suo capo-icona, l’impermeabile di ricerca.
Anche lo stesso concetto di “pioggia” viene riportato in comunicazione con un’ottica diversa, inteso non solo come elemento atmosferico dal quale i capi proteggono, ma anche come emozione, atmosfera, ambiente.
E’ un principio romantico che è ben rappresentato da scene-cult della cinematografia come i due innamorati del film Casablanca che si abbracciano sotto l’acqua scrosciante. La pioggia è intesa come godimento interiore, momento nostalgico e gioioso al tempo stesso.
Il ticchettio che si fa musica, che ci porta all’ascolto e alla riflessione. Il senso ultimo è che Allegri non deve riparare, o non solo, deve anche coccolare, fare stare bene. In sintonia con il corto e con questi concetti è la campagna stampa autunno-inverno 2013-14, che ha come protagonisti l’attrice Ana Caterina Moriau e il pianista compositore Stephen Ridley, gli stessi del film “Rain on”, scritto e diretto da Vittorio Bongiorno.
Vanna Assumma