RobilantAssociati: +20% nei primi quattro mesi del 2013
Nata come agenzia di image design e corporate identity, oggi RobilantAssociati è una società di brand advisory, ma «addirittura negli anni ’70 – ricorda Maurizio Di Robilant, presidente dell’agenzia – eravamo uno studio di grafici, poi dalla grafica siamo passati al design e infine alla strategia d’impresa.
Proponiamo un approccio olistico per rispondere alle esigenze del cliente, e soprattutto tailor made. Infatti ci occupiamo di “talento”, sia rispetto alle persone sia ai processi, ai sistemi, ai prodotti, perché siamo convinti che ogni impresa abbia un proprio talento, unico e differenziante, che riusciamo a individuare attraverso un lavoro maieutico.
Il fatto curioso è che accade spesso che l’impresa non abbia più a fuoco quali siano i valori che la rendono competitiva, ecco perché raccontiamo all’azienda chi è, qual è la sua unicità, al punto che molte realtà si stupiscono di trovare all’interno di sè caratteristiche di cui erano consapevoli ma che non usavano più come strumento di competizione».
Una volta definita la strategia, RobilantAssociati si occupa delle varie declinazioni del brand, compreso il retail, le risorse umane, il digitale, ovviamente il packaging e il design, ma anche la comunicazione above the line, rispetto alla quale, specifica Di Robilant, «non ci poniamo in alternativa alle agenzie di pubblicità, non siamo loro competitor, ma rispondiamo all’esigenza di continuità che nasce dall’impresa in seguito all’identificazione del talento, che porta a chiedere allo nostra agenzia uno step ulteriore sull’ideazione della campagna pubblicitaria, anche perché è difficile trasferire a un’altra realtà un enorme patrimonio di conoscenza condiviso, a volte nell’arco di più anni, sulla base di un profondo rapporto di fiducia.
Quello che posso dire è che la comunicazione deve produrre “senso” e per questo aiutiamo le aziende a capire qual è la vera ragione del loro stare al mondo». La struttura, che ha archiviato il 2012 con 11,5 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto all’anno precedente, ha già messo a segno nei primi 4 mesi del 2013 un +20%, il 40% del quale è realizzato all’estero: «Quest’anno puntiamo molto sulla Turchia – sottolinea Di Robilant – perché è un Paese che ricorda gli anni ’60 dell’Italia, ha un’economia sana che cresce dal basso, è un mercato in esplosione.
Abbiamo rafforzato anche le relazioni con i clienti made in Italy, anche perché l’approccio italiano al business è figlio dell’economia della bellezza, che guarda al bel fatto, al territorio, alle relazioni, alla qualità che deriva dalla tradizione delle botteghe artigiane dal Medioevo al Rinascimento a oggi, e per questo credo molto nelle filiere di eccellenza del nostro Paese».
Tra le case history più recenti dell’agenzia citiamo i lavori per Alitalia, Levissima, Consorzio Vini Chianti Classico, Gancia, ma il parterre è ampio, fatto di rapporti consolidati con grandi player italiani come Barilla, Fiat, Illy, Mondadori e altri. La struttura ha visto quest’anno l’ingresso di due professionalità portando l’organico a 72 collaboratori.
Vanna Assumma