Mario Valentino veste Giulia Regain
La forza della maison Mario Valentino è sempre stata la capacità di coniugare la tradizione manifatturiera con l’innovazione dell’immagine. Infatti le prime scarpe firmate ’Valentino’ vennero create a Napoli da Vincenzo, il nonno dell’attuale titolare nei primi anni del ’900 e vantava fra i suoi clienti la miglior società dell’epoca. Indossavano le scarpe Valentino i nobili, i borghesi più ricchi e perfino il re Vittorio Emanuele.
Egli creò nella sua piccola fabbrica di Napoli, bellissime scarpe su misura leggere, eleganti, molto richieste, assai costose e innovative. Infatti fu la Mario Valentino inventare il leggendario tacco a spillo e il comune mocassino da donna e soprattutto fu ideatrice del prezioso sandalo di corallo, esposto tutt’ ora al museo della calzatura Bally di Zurigo, accanto a quello che la regina Elisabetta indossava il giorno delle sue nozze.
Mario disegnò questo famoso sandalo, mentre aiutava il padre Vincenzo nella sua fabbrica. La preziosità di questa calzatura gli valse la prima copertina su Vogue Francia e permise all’azienda di avere un contratto con I. Miller di New York, l’unica azienda d’ oltreoceano che all’epoca importava scarpe di lusso e le distribuiva negli Stati Uniti.
Il fondatore della Mario Valentino aveva per l’arte una passione personale profonda e concepiva la moda come un mondo affine e compenetrabile. Numerosi artisti come Warhol, Pomodoro o Rauschenberg apprezzarono tale concezione.
Nel 1956 viene costruita la fabbrica di Napoli, in uno dei quartieri più antichi della città. In questo periodo, Mario Valentino disegna calzature talmente particolari che inizia, come naturale conseguenza, a produrre anche le linee di borse abbinate.
Qualche anno dopo, la Mario Valentino fa il suo ingresso nel mondo dell’abbigliamento, chiamando fashion designer come Giorgio Armani, Gianni Versace, Karl Lagerfeld, Claude Montana a contribuire all’ avanguardia delle collezioni.
La pelle diventa l’elemento distintivo del brand. La comunicazione fu da sempre uno dei cardini dell’innovazione. Così negli anni ’70 e ’80 le campagne della maison napoletana vedono come protagoniste top model del calibro di Veruska e Naomi Campbell immortalate da fotografi come Robert Mapplethorpe, Guy Bourdin ed Helmut Newton.
Anche quest’anno ha visto la Mario Valentino scegliere una testimonial inusuale per un brand del lusso. Infatti in luglio ha siglato un accordo (durata un anno ma dall’azienda dicono che verrà sicuramente confermato) per far indossare alla dj Giulia Regain abbigliamento e calzature Mario Valentino in tutte le occasioni ufficiali.
Giulia è già la dj testimonial e ambasciatrice Pioneer Italia, oltre che aver lavorato in tour con importanti marchi tra cui Levi’s Jeans, Martini, Nastro Azzurro, Campari e Aperol. Il brand partenopeo si è anche aperto ai new media con una fan page su Facebook (oltre 4mila like in meno di un anno) e un neonato profilo Twitter.
Tornando all’advertising tradizionale è stata confermata, per la quarta stagione consecutiva, la spagnola Anna Ponce come protagonista della campagna stampa che si declina in tre creatività.
La campagna sarà sui femminili degli Usa, dei Paesi del Medio Oriente e del Giappone e le tre ambientazioni sono state studiate appositamente per incontrare i gusti e i dettami di ciascuna area geografica.
Alessandra Iannello