Nielsen: a febbraio nuovo stop nel mercato della pubblicità in Italia
A febbraio il mercato pubblicitario ha registrato un –17,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso; un dato che peggiora quello di gennaio (–15,3%), portando la variazione tendenziale del bimestre ad un –16,5% rispetto allo stesso periodo del 2012.
È quanto emerge dai dati Nielsen sugli investimenti pubblicitari in Italia. Rispetto al mese precedente, gli investimenti decrescono su tutti i mezzi, ad eccezione della televisione che a gennaio ha fatto registrare un –16,1% e rimane con lo stesso trend sul cumulato.
Continua la frenata dei quotidiani (–26,1%), mentre i periodici rallentano il calo, portandosi ad un –21,6% sul cumulato bimestrale.
Internet, che a gennaio aveva fatto segnare un rassicurante +9%, viene investito in pieno, così come gli altri mezzi, dallo stallo politico istituzionale e dei consumi, e registra un +1,5% che porta il bimestre al +5%.
Bene l’affissione dinamica e statica (grazie alle elezioni), ancora in sofferenza il direct mail. Particolarmente in difficoltà rispetto al primo mese dell’anno la radio, che passa da un –2,2% di gennaio ad un –27,7% di febbraio, pari a un cumulato al –17,3%.
Sarà importante capire il contributo del mese di marzo, un mese che, nella stagionalità degli investimenti, storicamente è uno dei più importanti dal punto di vista della raccolta, insieme a settembre ed ottobre.
Per quanto riguarda le telecomunicazioni, continua il trend di diminuzione (–17,1%), anche se ridotto di qualche punto rispetto al mese di gennaio; il settore sta abbandonando la stampa (quotidiani: –79,4%; periodici: –61%) a favore di radio (+11%) ed esterna (+47%).
Cresce, seppur di poco, la distribuzione (+0,4%). L’area informatica segna un +74% grazie alla categoria Tablet/e-reader, che vede campagne importanti nel mese di febbraio, in particolare sulla TV.
Infine un cenno sui principali top spender: i primi 10 investitori del bimestre riducono molto più del mercato la loro spesa, attestandosi ad un –21%.