Il prosciutto di Parma cambia logo
Si chiama Alberto Nisica, frequenta la 5ªA Michelangelo dell’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma e la sua creatività ha sbaragliato tutti.
É lui, infatti, il vincitore del concorso organizzato dal Consorzio del Prosciutto di Parma in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni della Corona, rivolto ai futuri grafici che hanno dovuto anticipare i tempi della loro carriera e realizzare un logo adatto.
Alla fine, hanno vinto le rosse linee semplici di Alberto, diventate d’ora in avanti, logo ufficiale. La proclamazione del vincitore è stata il momento centrale delle celebrazioni per il cinquantennato, che si protrarranno per tutto il 2013.
«E’ un momento importante che consacra la nostra storia, quella dei nostri produttori e del nostro prodotto – spiega Paolo Tanara, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma – Dal 1963 ad oggi abbiamo fatto molta strada tra mille successi e qualche immancabile difficoltà. Allora le aziende erano 23 e marchiavano appena 53.000 prosciutti.
Oggi siamo circa 150 e produciamo 9 milioni di Prosciutti di Parma ogni anno con un giro d’affari al consumo che sfiora un miliardo e mezzo di euro. 50 anni di un modello economico assolutamente peculiare; quello di piccole aziende familiari legate a un singolo prodotto e al suo territorio, riunite in un Consorzio.
Piccole aziende, cresciute nel tempo, orgogliose di fare un prodotto tutto italiano per un modello sostanzialmente immutato che credo sia proprio il segreto del nostro successo». Quelli che si susseguiranno nei prossimi mesi saranno eventi celebrativi che avranno come obiettivo primario la valorizzazione e la promozione del Prosciutto di Parma.
«Le iniziative saranno per la maggior parte concentrate nel periodo aprile-settembre, anche se sui mercati internazionali proseguiranno fino a fine anno laddove possibile e avranno un’identità visiva coerente grazie all’utilizzo del nuovo logo celebrativo curato dal Toschi declinato in diverse modalità per tutta la nostra comunicazione e per tutti i nostri materiali, dal sito internet alle confezioni del prodotto, dalle locandine ai grembiuli», continua Stefano Fanti, direttore del Consorzio.
Ampio spazio sarà poi dedicato alle iniziative con la ristorazione, i punti vendita al dettaglio, la grande distribuzione e i deli shop.
I clienti più fedeli tra queste categorie che si sono particolarmente distinti per la loro fedeltà e il loro lavoro saranno infatti riuniti sotto un cappello comune, un’élite d’eccellenza, con la denominazione “gli specialisti del Prosciutto di Parma”.
Il Festival del Prosciutto di Parma in programma a settembre, infine, offrirà l’opportunità di coinvolgere la città di Parma e la zona di produzione, entrambe teatro di numerose iniziative.
Alessia Ferri