Leo Burnett e Saatchi & Saatchi in lizza per Branded Content & Entertainment Lions

22 Giugno 201225 Novembre 2013 Igor Riccelli 0 commenti

Leo Burnett e Saatchi & Saatchi, queste le due agenzie che, rispettivamente con i lavori “The beauty of a second” per Montblanc e “Questo non è un film” per The Vatican Charity Foundation, entrano in shortlist (insieme ad altri 85 provenienti dal resto del mondo) per la nuova categoria Branded Content & Entertainment Lions. Lo short movie di Montblanc, che vede come regista Wim Wenders, è stato realizzato per il 190° anniversario dell’invenzione del cronografo da parte di Nicolas Rieussec, a cui Montblanc ha dedicato un nuovo prodotto.

Per questa occasione il team creativo guidato da Riccardo Robiglio e Paolo Dematteis ha realizzato una piattaforma creativa online per dare agli utenti la possibilità di uploadare i propri video della durata di un solo secondo e creare una playlist dei secondi più belli. Tema del concorso era catturare “l’attimo di bellezza”. Le playlist saranno giudicate da una giuria, presieduta dallo stesso Wenders.

I creativi di Saatchi & Saatchi, guidati da Agostino Toscana, hanno pensato di combattere la percezione negativa dei sacerdoti italiani, dopo gli scandali sessuali, partendo da un’idea molto semplice: per ogni sacerdote che ha fatto qualcosa di sbagliato, ce ne sono mille altri che sono socialmente impegnati. Ne è nato un documentario su quattro sacerdoti a Napoli, che è stato promosso attraverso i circuiti cinematografici tradizionali, senza rivelare che I protagonisti erano uomini di Chiesa.

Questa scelta è stata fatta per evitare il rigetto di coloro che hanno pregiudizi contro di loro. Al momento della messa on air gli spettatori si sono trovati di fronte a una duplice sorpresa perché, oltre all’identificazione dei protagonisti, era cambiato anche il titolo che è diventato: "Questo non è un film: questa è la verità". I due lavori italiani sono stati selezionati fra i 12 iscritti dale agenzie nostrane. A guidare la classifica delle proposte sono stati sempre gli Stati Uniti con 218 progetti seguiti da Regno Unito (58), Francia (52), Brasile (47) e Australia (45).

Salvatore Mancuso